La lunga storia parte nel lontano 1972 quando due band lecchesi, The Gee e The Mako Sharks, si sciolgono per dar vita al gruppo del Biglietto Per l’Inferno.
In un locale della periferia si incontrano i due gruppi, che decidono di unirsi e di avviare una produzione comune: nasce così Confessione, brano con cui parteciperanno al “Be In” di Napoli dove saranno notati a Maurizio Salvadori proprietario della nascente etichetta Trydent records.
Inizia così a Lecco dalla fusione di due gruppi, la storia del Biglietto Per l’Inferno.
Il disco esce nel marzo del ’74, lo registrano a Milano alla Regson con il fonico Paolo Bocchi, alla sua prima esperienza.
La vena rock-progressiva che pervade il disco, lo porta subito in vetta al mercato. Nelle prime copie viene anche inserito un ciclostilato con la presentazione di ciascuno dei componenti.
La copertina, bellissima, di Cesare Montichiari, rappresenta il dualismo della natura umana, divisa tra il Bene ed il Male.
Il disco originale è entrato nel gotha dei dischi da collezione: difficilissimo da trovare se non alle Fiere specializzate del settore e ad un prezzo molto elevato.
L’attività del gruppo si concentra nel ’74, con una serie di esibizioni live e collaborazioni, come quella di novembre con Claudio Rocchi e Madrugada o a Genova dove la band fa da supporto agli Ufo Piemontesi. Nel medesimo anno si esibiscono anche al Parco Lambro e a Villa Doria Pamphili.
Il gruppo esprime al massimo il suo potenziale nelle esibizioni dal vivo, come testimonia un live alla Televisione Svizzera, di cui purtroppo non è rimasta alcuna traccia.
Nel 1975 il gruppo iniziò a lavorare al secondo album, con la produzione di Eugenio Finardi. Venne pubblicato un singolo, ma il successivo fallimento della casa discografica del gruppo, la Trydent, impedì la pubblicazione dell’album; il gruppo si sciolse poco dopo.

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