Che i Pink Floyd siano uno tra i gruppi più famosi del pianeta, azzardiamo anche dell’universo, è cosa nota; ma fin dove si spingono le loro note? Fino a che punto sono amati da milioni (forse anche miliardi dal momento che su questo pianeta tondeggiante siamo un bel po’) di persone di qualunque generazione?
I numeri parlano da sè: il bilancio vinilico del 2017 si è chiuso da tempo e, oltre al fatto che il mercato italiano del vinile ha avuto un incremento del 46,7%, il titolo più acquistato in formato vinile nel nostro Bel Paese è stato… The Dark Side of the Moon. Non contenti i Pink si sono anche conquistati il terzo e quarto posto della classifica rispettivamente con Wish You Were Here e The Wall.
Inoltre nell’ultimo Record Store Day indovinate quale sia stato il titolo più venduto tra tutte le uscite? The Piper at the Gates of  Dawn.

 

Ma come mai tutto questo successo ed amore sviscerato? La risposta più semplice è per la loro capacità di averci trasportati tutti quanti in un’altra dimensione, anzi in molte altre dimensioni perchè i nostri beniamini hanno vissuto svariate fasi (quella di Syd Barrett, quella psichedelica post-Barrett da A Saucerful of Secrets e fino ad Ummagumma, quella Prog, quella “Watersiana” da Dark Side e fino a The Final Cut e quella post-Waters) ognuna delle quali permeata da concetti chiari e definiti, concept di qualsiasi tipo ma senza mai cadere nel banale o nel rimarcato senso melodico giusto per arrotondare l’incasso mensile.
Tutto questo perchè in realtà sono persone vere: da sempre si interrogano su questioni umane e non hanno paura di sbattercelo in faccia, di smembrare ogni loro dubbio su ciò che attanaglia la nostra mente, la società in cui viviamo, l’universo che ci circonda.
Viviamo in un parcogiochi di spunti sensoriali ed emotivi, i Pink Floyd li colgono e riescono a crearci melodie da decenni.

 

Ma cosa ci riserva questo 2018? Ci sono stati parecchi rumors e alla fine ci hanno dato una nuova data da aspettare con ansia (da notare come il termine “ansia” sia l’antitesi dei Pink Floyd): 18 maggio 2018.
In questa splendida occasione tutto il mondo verrà beneficiato da due regali: le ristampe di P.U.L.S.E. e Relics in un’edizione che sazierà persino gli appetiti più vezzosi; vediamoli nel dettaglio e, per chi si approccia con questi Mostri Sacri da poco tempo, in cosa consistono.

Prima azzardiamo un piccolo aneddoto ernyaldiskiano: i vinili peseranno 180 grammi ed usciranno il 18/05/2018, quanti 18 per questo avvenimento, sarà un caso? Vi ricordiamo che questo numero dalla struttura piramidale (quindi a forma di triangolo, forma molto cara ai citati in questo articolo) è chiamato Numero ciclico astrale dal momento in cui le eclissi sia solari che lunari si ripetono ogni 18 anni (non servono i segnali luminosi per ricollegarsi ad Eclipse), che sia una mera coincidenza?

PULSE

Il quadruplo album live del 1995 che raccoglie le esibizioni del Division Bell Tour europeo del 1994 verrà riproposto in una versione rimasterizzata direttamente dai nastri originali di James Guthrie, Joel Plante e Bernie Grundman e, giusto perchè anche l’occhio vuole la sua parte, del packaging si sono occupati niente meno che Aubrey Powell e Peter Curzon che già lavorarono all’artwork originale del disco.

Cosa troverete quando aprirete il vaso di Pandora? 4 LP, 4 diverse copertine interne ed un libretto fotografico di 52 pagine. Serve aggiungere altro? Ah sì, la tracklist:

LP1 Side One
Shine On You Crazy Diamond (Parts 1-5, 7)
Astronomy Domine
What Do You Want From Me

LP1 Side Two
Learning To Fly
Keep Talking
Coming Back To Life

LP2 Side One
Hey You
A Great Day For Freedom
Sorrow

LP2 Side Two
High Hopes
Another Brick In The Wall (Part Two)
One Of These Days

LP3 Side One
The Dark Side Of The Moon

Speak To Me
Breathe (In The Air)
On The Run
Time

LP3 Side Two
The Great Gig In The Sky
Money

LP4 Side One
Us And Them
Any Colour You Like
Brain Damage
Eclipse

LP4 Side Two
Encores
Wish You Were Here
Comfortably Numb
Run Like Hell

RELICS

Compilation del 1971, il visionario batterista Nick Mason disegnò la copertina rappresentando una sorta di macchinario composto da differenti strumenti musicali con elementi architettonici (Ciao Renzo Piano per noi amici di Genova), artwork che ritroveremo anche quest’anno. Per ciò che riguarda la rimasterizzazione, gli artefici saranno Guthrie, Joel Plante e Bernie Grundman, con tutti i brani in stereo, ad eccezione dei singoli “Arnold Layne” e “See Emily Play”, missati in mono.

Eccovi qui la tracklist:

SIDE ONE
Arnold Layne
Interstellar Overdrive
See Emily Play
Remember a Day
Paint Box

SIDE TWO
Julia Dream
Careful with That Axe, Eugene
Cirrus Minor
The Nile Song
Biding My Time
Bike

Insomma anche quest’anno non verremo delusi (ci hanno mai delusi? è possibile che ciò accada?), vi riportiamo con i piedi per terra e gli occhi sullo schermo per ricordarvi che troverete queste due meraviglie da noi in negozio (Genova – Via Galata 106r) e di non perdere tempo perchè sappiamo già che andranno a ruba.

Detto questo ci congediamo e vi diamo appuntamento al 18 maggio per riscoprire e rimembrare due pezzi di storia.
Un interrogativo, ma tra 100 anni ascolteremo ancora i Pink Floyd? Molto probabilmente sì, però dall’altra faccia scura della luna!