Un appuntamento atteso a livello mondiale quello del Record Store Day, data di quest’anno da segnare sul calendario: 13 aprile 2019. Ma da dove nasce, qual è la storia di un giorno così fondamentale? L’appuntamento è fisso da 12 anni: un sabato di aprile (di solito il terzo, ma quest’anno nel terzo weekend cade Pasqua), lo scopo: celebrare oltre 700 negozi indipendenti di dischi degli USA oltre che centinaia di migliaia di negozi musicali indipendenti di tutto il mondo i quali si fanno promotori di anno in anno della musica mondiale e di tutto ciò concernente l’audiofilia.

Anno di nascita del Record Store Day: 2007. Giovane se si pensa che vanta già centinaia e centinaia di registrazioni e di artisti partecipanti con apparizioni speciali, performance musicali, rassegne ed incontri con i propri fans; senza contare l’organizzazione di mostre, stampe di vinili e CD in edizioni limitate e molto altro creato appositamente per l’occasione.

Si dice in giro, anzi si legge perché i “Leoni da tastiera” sono dietro molti schermi, che il vinile sia un mondo in via di estinzione e che il recente rilancio sia solo una moda creata per chi voglia arricchirsi vendendoli; facciamoci una grassa risata per queste frasi ricche di pochezza mentale. La verità è questo mondo non è solo permeato di note musicali che si susseguono giro dopo giro, ma accoglie tutti i 5 sensi: l’odore del cartone e del vinile, lo scorrimento delle dita tra una copertina e l’altra mentre lo sguardo si perde tra titoli e titoli, il poter parlare di gruppi e concerti che rievocano emozioni e ricordi di un pezzo di storia che si poggiava su valori più semplici e, molto probabilmente, più genuini, meno trafficati. Questo è il mondo del vinile e dell’audiofilia.

 

Per un giorno la “realtà” virtuale di Spotify e compagni viene messa totalmente da parte. E tutto questo accade anche nel bel paese italiano che sta diventando più attento a quello accade oltreoceano dando la giusta rilevanza. Da far notare inoltre che la cosìddetta Vinyl Mania sta tentando e coinvolgendo anche i più giovani i quali si rivelano degli ottimi frequentatori di negozi indipendenti, alla faccia anche di chi ripete continuamente che dalla Generazione 2.0 non nascerà artisticamente niente.

Chiunque ripete che la musica su vinile andrebbe celebrata ogni giorno, noi siamo già felici che ci sia un giorno interamente dedicato al vinile a livello mondiale, un giorno in grado di ricordarci che l’unico “strumento” in grado di riunire e suscitare un “qualcosa” dentro l’animo umano sia proprio la musica: giovanissimi e meno giovanissimi, lingue diverse, stili di vita differenti e tutto quello che volete, ma quanti di voi non hanno mai sorriso ascoltando un pezzo, o pianto o saltato o tirato pugni e calci per aria (senza ricordare il fatto che tutti cantiamo sotto la doccia)? Dopotutto quando per 9 mesi ce ne stiamo in panciolle aspettando di venire allo scoperto cosa pensate di  ricevere dal mondo esterno? Non ne vediamo niente, non ne sentiamo l’odore, niente piatti di pastasciutta, solo suoni. Quindi molta musica, non male come primo approccio al mondo e alla vita, no?

 

Ma veniamo al 2019. Ambasciatori 2019: Pearl Jam. E quest’anno ci saranno una serie di uscite sfiziose annunciate ultimamente dal sito del Record Store Day e soprattutto un bel capitolo legato al nostro Bel Paese. Primo fra tutti citiamo una favolosa ristampa in vinile de Il Concerto 1979 – Omaggio a Demetrio Stratos per celebrare i quarant’anni dallo storico concerto. Altre gemme da collezionare saranno: Dalì In Venice di Giulio Confalonieri e il Complesso Strumentale Italiano, un live registrato nel 1961 al Teatro La Fenice, la colonna sonora firmata Ennio Morricone de La Stagione dei Sensiun film del 1969 con la sceneggiatura di un giovane Dario Argento; e poi Sai Com’è! di Gaber, Benvenuti Tra i Rifiuti di Faust’O, i Delirium di Jesahel, e i Pooh. Da tenere anche sott’occhio una band siciliana la quale debutterà proprio con il Record Store Day: gli Smuggler Brothers (colpo di genio o colpo di caldo?).

E le uscite straniere? Troppe. Tra queste, il singolo e la colonna sonora del biopic sui Queen e sul loro leader Freddie Mercury “Bohemian Rhapsody” in versione picture disc; “His Majesty’s Pop Life”/”The Purple Mix Club” di Prince, un disco promozionale creato per il mercato giapponese, e “The Versace Experience” in cassetta con rarità; “Blood On The Tracks – Original New York Test Pressing” di Bob Dylan con le prime versioni dell’album prodotto da Phil Ramone, disponibili fino a questo momento solo su bootleg; “The Europa EP” degli U2, un mash up di “Love Is All We Have Left” e “Zooropa” con il discorso finale di Chaplin da “Il Grande Dittatore” e il picture disc di “Pin Ups”, la raccolta “The World of David Bowie” e il singolo “Revolutionary Song”, risalente al periodo del film “Just A Gigolo”, di David Bowie.

E le anticipazioni sui nuovi album? Troverete il singolo “Stay Around” tratto dal disco postumo di J.J. Cale in uscita sul finire di aprile; “Willow” dei Tindersticks con l’attore Robert Pattinson; “Lunar Halo 22” e “Variation on Darkness”, due suite prodotte per la compagnia di ballo del coreografo Chen Tsung-lung, dei Sigur Rós e “Can’t Forget / Wild Child” dei Yo La Tengo e Lou Reed dal nuovo album di cover dei Lemonheads.

Passando agli album di remix e ai dischi che saranno per la prima volta disponibili in vinile troviamo nella prima categoria, tra gli altri, “The Blanck Mass Sessions” degli Editors e “Wait & Return” di Noel Gallagher e dei suoi High Flying Birds, e nella seconda “Purse” di Elvis Costello & The Imposters, prodotto insieme a McCartney, Dylan, Burt Bacharach e Johnny Cash; “Live At Carniegie Hall” di Billy Joel e “The Guitar World According To Frank Zappa” di Frank Zappa; “My Sanity” dei Bad Religion e “From The Fires” dei Greta Van Fleet.

In ambito anniversari, il Record Store Day 2019 propone, ad esempio, i concerti integrali dal festival di Woodstock – che celebra quest’anno il suo cinquantennale – di Janis Joplin e Sly & Family Stone e “Grace” di Jeff Buckley che torna sul mercato, in occasione del venticinquennale, nella forma di “In Transition”, un lavoro che contiene le prime versioni dell’album e interpretazioni di altri brani.

Infine, alcuni cofanetti: il boxset “The Hi Records Singles Collection” di Al Green, formato da ventisei singoli e un libro; “Everything Changed” dei Charlatans con quindici i singoli, i quattro dischi della raccolta dedicata a Todd Rundgren e i cinque di quella dedicata ad Aretha Franklin.

Che dire/scrivere di altro? Solo di non prendere impegni il 13 aprile 2019! Noi vi aspettiamo in negozio perchè i titoli sono già preordinabili (repetita iuvant: Ernyaldisko si trova a Genova in Via Galata 106r), enjoy and stay tuned!

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