Si sa, prima di avvicinarci al bianco candore del Natale, dobbiamo passare per forza tramite la casella della notte più scura e più paurosa di tutto l’anno: quella del 31 ottobre, Halloween.
Da sempre nel nostro Bel Paese questo giorno provoca diatribe: non è una nostra festa, è una festa pagana, è un business americano, i bambini si inquartano di dolci, travestimenti che farebbero invidia al Carnevale veneziano e chi più ne ha più ne metta. Ma sta di fatto che anche se per una notte intagliamo una zucca o ci mettiamo un lenzuolo in testa per fare uno scherzetto alla morosa, la situazione italiana non cambia.

Avete già programmi per il 31 ottobre? Perchè qui troverete uno spunto per passare Halloween in casa: vi presentiamo le 5 colonne sonore più inquietanti di sempre. Ascoltatele durante una bella cenetta a lume di candela, o al buio, oppure guardate direttamente i film nei quali sono racchiusi questi paurosi gioielli musicali scelti per voi da Ernyaldisko.

5) The Shining (1980)

Grazie Kubrick per tutte le perle cinematografiche che ci hai lasciato, le quali si sono sempre contraddistinte per il ruolo predominante della musica, la quale in alcune scene, arriva persino a sostituire in toto il dialogo. Il Main Title Song di The Shining è noto a tutti: un’inquietante arrangiamento sintetizzato del Dies Irae dalle Symphonie Fantastique di Hector Berlioz ad opera di Wendy Carlos. L’aspetto strabiliante è che mentre ascoltiamo queste note, già dalla prima scena, i nostri occhi vedono le immagini iniziali di un viaggio tranquillo in macchina con Jack e famiglia, le montagne stile Heidi come sfondo, le curve sinuose della strada. Ma il senso di angoscia è già vivo. Chi dice che si ha paura solo nel buio?

4) Halloween – La notte delle streghe (1978)

Lasciamo perdere i capitoli successivi, i remake e compagni vari… Forse avremo speranza per il capitolo che troviamo oggi nelle sale cinematografiche, noi non lo abbiamo ancora visto perciò potreste anche dirci come è, senza spoiler ovviamente.
Siamo nel 1978 e John Carpenter, un affezionato al genere, firma duplicemente regia e colonna sonora e lo fa anche bene. La musica rivela che lui non sia effettivamente un musicista, difatti i pezzi sono semplici ma proprio per questo l’effetto suggestivo è innegabile, essenziale; quando si dice Less is more.

Nella pellicola troviamo il capostipite dell’horror con stereotipi ed archetipi: l’uomo nero, la strega e il terrore puro made in 70’s. Da ricordare la scena iniziale, tributo a Psycho, nella quale la telecamera altera la percezione dello spettatore facendo nascere il sospetto di essere incarnato nello stesso sguardo maligno. Gli elementi portanti della colonna sonora? Tonalità minori, tempi irregolari, cambi di tonalità repentini… Un mix da brivido.

3) Profondo rosso (1975)

Siamo banali con questa scelta? I capolavori non sono MAI banali. Certo, se la giocava tranquillamente con Suspiria in quanto ad angoscia, ma la scena iniziale di PR con l’alberello di Natale sicuramente saremo in pochi ad averla superata. Si può dire che i Goblin abbiano issato la loro bandiera con questa pellicola, si può dire che questo capolavoro firmato Dario Argento sia stato reso celebre dai Goblin. Un gran lavoro di squadra.

Il punto saliente che fa rabbrividire? La causa scatenante del terrore percepita dall’orecchio? Una singola nota fuori scala; la sentite quando *ATTENZIONE SPOILER* l’assassino si presenta in casa della vittima e mette su un canto infantile inciso su nastro. Il tutto appare come uno spettro che ci osserva, rivelazione del carattere dell’assassino.

2) Psycho (1960)

Se mentre vi state rilassando con una bella doccia calda avvertite dei violini in sottofondo, è il caso di stare un po’ in allerta. Pensare che la scena madre del film di Hitchcock era stata concepita senza musica fa uno strano effetto, ma siamo contenti che non sia poi stata prodotta così. L’orchestra, nella quale gli strumenti ad arco sono i protagonisti, trasmette un senso di tensione senza precedenti, preambolo di un thriller dai ritmi serrati, padre degli horror moderni.

Basta mostri e castelli, è il momento di un pazzo dal Complesso di Edipo ampiamente non superato e di un Motel. Psicopatologia pura, fu obbligatorio girarlo in bianco nero per non urtare la sensibilità degli spettatori per il troppo sangue.
La partitura più famosa? Nientemeno che la tecnica dei “violini urlanti”, ottenuta suonando incessantemente la nota più alta della prima corda del violino.

1) L’esorcista (1973)

Posizione numero 1: L’esorcista. Adesso di film sui generis ne escono almeno 2 al mese, con effetti speciali da nausea (per il terrore). Ma qui siamo nel 1973, Anneliese Michel (i più la conoscono come Emily Rose) è mancata da soli 3 anni, quindi il tema “possessioni” non è ancora così in calce come lo sarà dagli anni 2000 in poi.

La pellicola entrerà nell’immaginario di molte generazioni grazie ad un dualismo fondamentale tra scene e musica. Tubular Bells si ama per la genialità e si “odia” per l’ansia che ha provocato in molti di noi, nel susseguirsi del film troviamo anche brani del compositore polacco Krzusztof Penderecki e di Jack Nitzsche.
Ma tornando a Mike Oldfield, l’alternanza tra 7/4 e 4/4 “disturba” l’ascoltatore creando una sorta di collegamento interiore con la pellicola e fu grazie ad una composizione così se Mikey scalò le classifiche di vendita.

Qui la nostra Top 5 si chiude. Avete da suggerirci qualche film con colonna sonora da paralisi-sul-divano? Noi vi auguriamo uno splendido Halloween, non dimenticate di prendere i dolcetti per i bambini e accendete le vostre zucche intagliate, oppure fateci dei buonissimi tortelli di zucca.
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