Perchè pulire i vinili?
- Suonano meglio;
- Durano più a lungo;
- Si evita di danneggiare la puntina del giradischi
E’ importante distinguere la pulizia del disco dal lavaggio dello stesso.
Ci sono vari metodi per pulire e lavare i dischi in vinile e con cadenze diverse. Ovviamente quest’ultimo aspetto è soggettivo anche perchè dipende se è un disco che viene ascoltato spesso o è tenuto in collezione perchè molto raro quindi l’ascolto viene effettuato di rado.
Un vero lavaggio può avvenire subito dopo all’acquisto del vinile e prima del suo esordio sul giradischi mentre la pulizia è un processo che si può ripetere frequentemente prima dei vari ascolti del disco.
Pulizia a secco del vinile
La pulizia costante del vinile è quel processo che serve per eliminare il nemico numero uno dei dischi: la polvere!
Il piccolo miracolo del contatto tra puntina e solco, che produce il suono, raggiunge altissimi livelli quando i solchi sono privi di polvere o sporco.
Per pulire un vinile manualmente a secco si utilizzano solitamente questi due strumenti:
- Panno morbido
- Spazzola in fibra di carbonio antistatica
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Il panno per pulire un vinile deve essere:
- il più possibile leggero: la microfibra più delicata possibile per evitare ogni tipo di graffio, anche piccolo.
- Molto meglio se antistatico perchè contribuisce a far perdere carica statica.
Quando e quanto usare il panno antistatico?
Nei vinili con poca polvere in superficie dovrebbe essere automatico dare sempre una passata al vinile con il panno, prima dell’ascolto e dopo quando è il momento di riporlo nella copertina.
Per i vinili con più polvere il panno non basta ed è bene abbinarlo con una spazzola per vinili in fibra di carbonio.
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Il compito della spazzola è quello di entrare nel microscopico corridoio del solco e togliere polvere e sporco.
I requisiti della spazzola per vinili sono:
- essere in fibra di carbonio a parti interne di velluto, con setole delicate e accurate per la pulizia del disco;
- deve avere la capacità di trattenere la polvere. La polvere si deve attaccare alle setole della spazzola per evitare la dispersione della stessa;
- la particolare fibra della spazzola permette inoltre di neutralizzare l’elettricità statica del vinile.
Come si utilizza la spazzola in fibra di carbonio? Il suo utilizzo è molto semplice, basta seguire i seguenti punti:
- Posizionare il disco sul piatto facendolo girare, come se si volesse iniziare un ascolto;
- Appoggiare la spazzola con il lato delle setole sulla superficie del disco mentre lui continua a girare;
- Premere con la massima delicatezza in modo che le setole entrino in contatto coi solchi e raccoglino la polvere;
- Aspettare che il piatto abbiamo effettuato almeno 4/5 giri e poi rimuovere la spazzola facendola scorrere lungo l’esterno del disco in modo che la polvere rimanca attaccata ad essa e non si disperda sul disco.
- Ripetere nell’ altro lato.
Pulizia a liquido del vinile
Il “lavaggio” del disco in vinile con liquidi e detergenti appositi è un processo più delicato rispetto alla pulizia a secco e deve essere sempre effettuato dopo quest’ultima e solo se strettamente necessario.
Si possono lavare i dischi in uno dei seguenti modi:
- manualmente, con appositi liquidi;
- utilizzando macchine lava dischi di varie tipologie
Esistono diverse scuole di pensiero sul prodotto da utilizzare per il lavaggio del vinile dato che non si è mai “eletto” un certo tipo di prodotto come definitivo per la pulizia del vinile.
Alcune soluzioni “low cost” maggiormente utilizzate sono:
- l’acqua demineralizzata (con l’assenza di particelle e minerali)
- l’acqua ossigenata;
- l’alcool isopropilico
Da evitare assolutamente (e su questo siamo tutti d’accordo) sono:
- l’acqua del rubinetto dato che contiene calcare e impurità che possono risultare dannose per il vinile depositandosi nei solchi;
- prodotti spray e liquidi per la pulizia della casa: troppo aggressivi!
Alcuni collezionisti creano la propria miscela mischiando i prodotti che abbiamo elencato prima. Col passare del tempo, con l’esperienza e con vari tentativi uno sceglie il prodotto che ritiene migliore per la pulizia del proprio vinile.
Il consiglio migliore che possiamo dare a chi è alla prime armi o semplicemente per non sbagliarsi è di acquistare i liquidi già pronti venduti apposta per la pulizia del vinile: si sta tranquilli che la miscela contentente al suo interno è studiata apposta affinchè il disco si pulisca senza rovinandosi.
I passaggi per il lavaggio manuale del disco sono i seguenti:
- scegliere una superficie piana e pulita;
- usare un panno di microfibra più grande del disco come base di appoggio;
- spruzzare il liquido direttamente sulla superficie del vinile in 3 o 4 facendo attenzione a non bagnare l’etichetta;
- lasciare che il liquido penetri all’interno dei solchi per 5-10 secondi;
- con un altro panno morbido passare, con un movimento circolare seguendo il verso dei solchi, 2-3 volte attorno al disco. In questo modo il liquido viene distribuito su tutta la superficie del disco;
- asciugare utilizzando un altro panno o aspettando che si asciughi da solo
- capovolgere e ripetere nell’altro lato
Negli ultimi due passaggi consigliamo in alternativa al panno, del cotone o dello scotex morbido in modo da buttarlo via una volta utilizzato. In questo modo si ha sempre uno “strumento” di pulizia pulito e usa e getta.
Macchine lavadischi
La macchina lavadischi è uno strumento che ti offre la possibilità di lavare i tuoi vinili in maniera più professionale rispetto al lavaggio a mano. Al tempo stesso sono meno economiche e più delicate per il disco in vinile.
Possiamo distinguere le macchine lavadischi in due grosse categorie:
- Lavadischi manuale: fascia di prezzo medio/basso
- Lavadischi automatiche: prezzo medio/alto
- Lavadischi a ultrasuoni: prezzo alto.
La tipologia di macchina lavadischi più economica è quella manuale.
Le macchine lavadischi sono degli strumenti semplici ma davvero efficaci e nascono per unire l’esigenza di pulire il vinile in modo più approfondito e il bisogno di non spendere troppo. Infatti offrono un buon livello di pulitura, relativamente profondo, a un prezzo ragionevole.
Il miglioramento sonoro di solito è via via maggiore quanto più elevata è la qualità della macchina. Insieme alla qualità, lieviterà il prezzo.
Generalmente le macchine lavadischi manuali sono composte da una vaschetta stretta e lunga con all’interno montate due spazzole e due rulli guida. Rimpiendo la vaschetta dell’apposito liquido per la pulizia dei vinili si immerge in posizione verticale il disco che si vuole lavare con i bordi destro e sinistro inseriti nei due piccoli rulli e la parte centrale tra le due spazzole. Le spazzole hanno la stessa dimensione del raggio del vinile, apposta per non toccare il centro dove c’è l’etichetta.
La parte inferiore del vinile è immersa nella soluzione.
Si ruota manualmente il vinile prendendolo dal bordo, delicatamente, tre volte in senso orario e tre volte in senso antiorario.
Dopo il lavaggio, si estrae il disco e lo si asciuga con un panno leggero per vinili, prima in senso orario, poi antiorario. Si dispone il vinile in una griglia/rastrelliera per completare l’asciugatura, per essere sicuri che sia completamente asciutto.
Le macchine lavadischi automatiche ricordano vagamente un giradischi: un piatto, su cui viene posizionato il disco, che gira mediante un motore (in senso orario e antiorario) e un braccio: solo che su quest’ultimo invece di avere una puntina di lettura presenta generalmente una spazzola che pulisce o “aspira” lo sporco situato sulla superficie del disco.
Alcune caratteristiche che differenziano vari modelli di macchine lavadischi automatiche sono:
- ventole speciali e più potenticontro il surriscaldamento;
- sono in grado di lavare il vinile su entrambi i lati senza bisogno di girarlo;
- sono meno rumorose di altre, premiando anche la recensione delle tue orecchie durante l’uso;
- hanno coperchio antipolveredurante il non utilizzo;
- hanno materiale simile a cotone che separa il braccio dalla superficie del disco, per cui il braccio non tocca mai il vinile durante il lavaggio;
- hanno un design più accativante o moderno.Qui si gioca, ovviamente, sul dettaglio.
L’ultima tipologia di macchine lavadischi sono quelle a ultrasuoni.
Queste costosissime macchine utilizzano lo stesso principio delle macchine che usano i chirurghi per la loro strumentazione o le compagnie aeree per pulire i circuiti di bordo ovvero le onde di pressione ad alta frequenza.
Queste onde sono generate da ultrasuoni che fungono da trasduttori cioè trasformano un tipo di energia in un altro tipo di energia.
In questo caso, partendo dall’apposito liquido, formano le cosiddette bolle di cavitazione, minuscole zone di vapore che partono dall’interno del fluido e arrivano negli angoli, fessure, pareti, valli, pianure e ogni minimo spazio del solco del vinile.
La macchina raggiunge un risultato che nessuna spazzola o altra macchina lavadischi riesce a raggiungere, però diversi esperti sostengono che questo tipo di macchine producono una forza troppo elevata per la delicata superficie del vinile; ne sconsigliano, dunque, un uso prolungato nel tempo.
In conclusione, non esiste un metodo migliore e assoluto per la pulizia dei propri vinili: sta al collezionista stesso decidere, in base alle proprie necessità e alla propria esperienza, quale strumento utilizzare e perchè, o se è il caso di crearne uno proprio personale che soddisfi le proprie esigenze e preservi la propria amata collezione di dischi!